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Regione Lazio, CNR, Associazione La Macchia e Comune di Maenza, pronto il sodalizio progettuale internazionale.

Una rappresentanza dell’Associazione “La Macchia” sarà ospite ne comune di Malnate, piccolo paese nella provincia di Varese, per lo studio di un  progetto che sta riscuotendo un grande successo. Sulla base di tale esperienza il Comune di Maenza (LT) vuole approfondire il tema delegando appunto l’associazione la Macchia alla verifica dei requisiti e delle strutture in modo da poter dar vita anche nel paese Lepino a tale progetto, partner dell’iniziativa sono la Regione Lazio e il CNR  nel progetto denominato “Il Lazio, La regione delle bambine e dei bambini”.

Tre giorni di formazione, esperienza sul campo e incontro con le realtà locali che in sinergia hanno dato vita a questo esperimento cittadino.

Malnate. La città delle bambine e dei bambini è un progetto dell’Amministrazione comunale che ha come obiettivo la graduale trasformazione della città, delle sue dinamiche sociali legate alla viabilità, alla sicurezza, alla percezione degli spazi pubblici e al loro utilizzo e ad un cambio di visione nei confronti dell’infanzia. Una città a misura di bambino, tutelando le esigenze, le idee e le reali necessità dell’infanzia, migliorerà la qualità della vita di tutti, a partire dalle fasce più deboli e meno visibili della popolazione. L’idea nasce dal progetto internazionale “LA CITTA’ DEI BAMBINI” dell’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR di Roma.

Le attività principali sono:
· il Consiglio dei Bambini, ovvero un organo consultivo della giunta costituito da bambini che periodicamente si incontrano per elaborare proposte al fine di migliorare la città;
· “A scuola ci andiamo da soli”, ovvero un’esperienza di educazione all’autonomia per restituire la città ai bambini e ragazzi;
· Progettazione partecipata, ovvero riprogettare e ridisegnare spazi della città insieme ai bambini.

Il progetto è coordinato e gestito dal Laboratorio “Malnate – La città delle bambine e dei bambini” in stretta collaborazione con il Sindaco. Il Laboratorio è costituito da persone interne all’amministrazione comunale e cittadini volontari, coordina e sviluppa il progetto in collaborazione con il Sindaco e i vari assessorati coinvolti, tenendo conto delle richieste dei bambini del Consiglio e delle esigenze di tutte le realtà del territorio.
Il Laboratorio è anche il luogo nel quale:
· il gruppo di lavoro opera;
· si riunisce il Consiglio dei bambini;
· si incontrano gli adulti a vario titolo impegnati nelle varie attività (insegnanti, tecnici comunali, rappresentanti delle associazioni, ecc.);
· si raccolgono i materiali che documentano le attività svolte.
La sede del Laboratorio è collocata presso la villa del Parco I° Maggio, Via Savoia 10 al primo piano.

Una delle forme più ricche e significative di partecipazione attiva è quella del Consiglio dei bambini. Nasce dalla convinzione del Sindaco e degli amministratori che i bambini possano correttamente ed efficacemente contribuire ad un migliore governo della città attraverso le loro idee e proposte. Il Consiglio dei Bambini di Malnate è costituito  da un bambino o una bambina per ciascuna delle classi IV e V delle scuole primarie del territorio – Scuola Primaria “T. Galbani”, Scuola Primaria “B. Bai”, Scuola Primaria “C. Battisti” – individuati a sorteggi. I bambini delle classi IV faranno parte del Consiglio anche per l’anno scolastico successivo. All’inizio di ogni nuovo anno scolastico saranno pertanto sorteggiati i bambini delle classi IV. Il Consiglio si riunisce indicativamente due volte al mese presso la sede del parco I° Maggio ed è coordinato da alcuni adulti del Laboratorio con competenze specifiche.
Il progetto “A scuola ci andiamo da soli”promuove la mobilità libera dei bambini all’interno della città. Per restituire autonomia si propone ai bambini a partire dai sei anni di andare a scuola e ritornare a casa senza essere accompagnati da adulti.Questa attività, fino a venti, trenta anni fa assolutamente normale in questa età, è considerata oggi impossibile. Per realizzarla occorre cambiare punto di vista e mentalità, da parte di tutti, a partire dai genitori, chiamati a dare fiducia ai propri figli e lasciare che riscoprano autonomamente la libertà di movimento nel loro paese. Dare la possibilità ai bambini di riappropriarsi degli spazi pubblici aumenta la sicurezza non perchè aumenteranno le misure di difesa (polizia, vigili, telecamere) ma perché spinge tutti i cittadini verso la riscoperta di una “responsabilità sociale” ed impone agli automobilisti in particolare, di prestare una maggiore attenzione a chi si sposta a piedi o in bici.
fonte www.cittadeibambinimalnate.it